giovedì 16 febbraio 2012
Passato e ritorno
Facciamo finta che siamo tornati indietro nel tempo. Come accade in Lost, come accade in Fringe, come accade normalmente in Doctor Who, a ciò che ne so. Facciamo finta che siamo in un anno in cui non esiste Twitter, io non ho alcun blog, Facebook non è conosciuto in Italia e si va' su internet solo per trovare gente che condivide i tuoi stessi interessi. Perchè questo era internet, in passato. Che poi gli interessi si sa quali sono della maggior parte degli esseri umani, soprattutto quelli maschi.
Facciamo finta che torniamo indietro e vedo me stesso, me stesso me medesimo, in una relazione con una ragazza. Mi vedo ma non mi riconosco. Sono io, mi sembro me, la faccia è la stessa, i capelli sono alla Beatles scaduto, l'ironia e le battute sono quelle orrende che faccio abitualmente ma non mi riconosco. Tralasciamo i mesi successivi e torniamo ad un'altra annata.
Facciamo finta che sia Gennaio, che faccia freddo e che accanto a sempre me medesimo ci sia un'altra ragazza, completamente diversa, completamente da amare. Facciamo finta che questa ragazza mi rende felice, perchè lo fa, mi rende felice. Facciamo finta che contemporaneamente cerco di renderla anche io felice, come posso, con le parole, con la musica, con la poesia, con qualsiasi cosa esca dal cervello bacato che spara ironia, battute orrende e comprende pizzetto e capelli alla Beatles scaduto. Ecco. E sono di nuovo lì, a guardarmi. Come ho fatto prima.
E continuo a guardarmi mentre l'inverno scompare, insieme alla primavera, all'estate e all'autunno. E queste stagioni si succedono ancora una volta e un'altra ancora. E si arriva a quest'anno, a quando mi ricongiungo con quel me che se n'è andato via per qualche attimo a controllare nei ricordi. A capire chi era se stesso. A capire chi è se stesso. E mi vedo. Sono io. Mi riconosco. Sono sempre io.
Sono accanto a lei e non cambio, non muto, non involvo. Forse evolvo pure ma nel complesso sono sempre io. La rispetto, mi rispetta, la vivo, mi vive, la amo, mi ama.
E' la donna che si cerca se si vuole quel sentimento sincero che non vuole conflitti, non vuole dolore, non vuole tristezza. E' la donna perfetta per quel tipo d'uomo che vuole avere almeno una sicurezza nella vita: l'amore. Che non è mai sicurezza pure se conosci la tua donna, o il tuo uomo, da vent'anni. Non è mai sicuro. Di sicuro c'è solo una cosa, direbbe mia nonna, ma forse s'è sempre sbagliata.
Di sicuro c'è che ti amo, direi alla persona al quale tutto ciò è sempre stato dedicato. Di sicuro c'è solo quello a questo mondo. E spero che per te sia uguale.
Mi guardo indietro e vedo me stesso ma diverso. Mi guardo ora e vedo me stesso, quello che conosco. E che sa di essere innamorato ogni giorno che passa, sempre di più. Se mai fosse possibile.
Sinceramente, poi, una donna che si intristisce perchè non può accompagnarti in fumetteria, è una donna da non lasciarsi mai scappare.
Post per non-san-valentino. Perchè non è il giorno, la festa comandata, a farci sentire più innamorati o meno. Questo vale almeno per il sottoscritto.
Etichette:
Luttazzi4ever,
pensieri e parole
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento