mercoledì 25 aprile 2012

I Vergognosi 7


Metto un attimo da parte le facezie celebrative delle ultime due puntate di Teatro e parlo di qualcosa di brutto, se non di triste, che è accaduto in questi giorni nel mio capoluogo di provincia.
Il comune di Caserta, cercando di rinnovare e dare una moto di entusiasmo alla popolazione ed una sferzata al turismo cittadino, imbastisce una manifestazione chiamata "I Magnifici 7". Una convention che si dipana dal 22 al 30 Aprile e prevede incontri, concerti, esibizioni. Tutto molto bello, diciamo.
I nomi chiamati ad esaltare queste splendide serate, diciamo i "main event" sono i seguenti:

22: Rocco Papaleo
23: Giobbe Covatta
24: Gianluca Grignani
26: Marlene Kuntz
28: Daniele Silvestri
29: Biagio Izzo
30: Marco Mengoni

Entusiasmo in ogni dove per questa splendida iniziativa. Frotte di fan mengoniane si accalcano sulle pagine ufficiali dell'evento negli spazi internettiani. Frotte di fan che domandano orario del concerto, posti indove soggiornare per più giorni, prezzo del biglietto. Ecco sì, il biglietto.
Sin dal principio l'idea era che il costo, per ogni singolo spettacolo, dovessere essere popolare. Molto contenuto. Si suppone dieci euri, massimo, ad evento. Poi credo avessero anche pensato ad un abbonamento, ma sarebbe difficile trovare chi ha interesse a tutti e sette le date. Personalmente ero entusiasta per il concerto di Daniele Silvestri dato che, sicuramente, a quello del cinque maggio non potevo esserci per lavoro. E poi vedere Covatta dal vivo non mi sarebbe proprio dispiaciuto.

Comunque si inizia a parlare di questa manifestazione, le voci girano, il sottoscritto esulta, qualche giorno dopo accade la prima simpatica novità: i concerti saranno gratis.
Yuppie! Gioia e gaudio! E' la cosa più bella mi sia capitata in provincia di Caserta dopo un altro concerto del Silvestri nella notte bianca di quattro anni fa. Ero giovane a quei tempi.
Felice e festante dono la buona novella a tutti gli interessati che iniziano a fare programmi per esserci. Perchè poi, il 28 Aprile, inizia anche il Comicon ed io, da bravo lavoratore indefesso, cerco di tenermi completamente libero per andare la mattina a Napoli ed essere a Caserta abbondantemente prima per accaparrarmi i posti migliori al concerto. Un vero concerto. Uno in piedi. Perchè così deve essere un concerto.

La manifestazione, comunque, non sembra essere stata presa con entusiasmo dal giornalismo internettiano casertano. Molti nutrono seri dubbi sull'effettivo inizio della kermesse ma saranno i soliti catastrofisti, mi dico.
Il 22 si inizia. Rocco Papaleo. La giornata è freddina, complice il semi-ritorno dell'autunno in tutta Italia, ogni tanto pioviggina: spettacolo annullato. Verrà recuperato poi. Vabbè, tanto lavoravo. Fa niente. Almeno per me.
Il 23, lunedì, c'è Giobbe Covatta. Ottimo. Giornata piovosa di mattina, pomeriggio esce il sole ma niente: spettacolo annullato. Sempre per maltempo. Verrà recuperato poi. Vabbè, fa niente, l'importante è che ci sia Daniele Silvestri. Ho fatto salti mortali per pianificare quella giornata.
Il 24, martedì, c'è Grignani. Mi sveglio e c'è il sole. Un sole forte e possente. Verso l'una si rannuvola, poi alle tre c'è un caldo piacevole. Ho anche la consueta partita di calcetto del mercoledì anticipata per il giorno di festa. Sono contento di giocare in una bella giornata. Ma il concerto non si fa, nemmeno quello di Grignani che non sarei mai andato a vedere. Perchè? Maltempo. Eh sì. Un sole che ti porta a 22-23 gradi nel mondo moderno casertano è considerato "maltempo". Ottimo. Mi dico. Ottimo. Tutto ciò mi porta a preoccuparmi che...

Ufficiale. Tutta la manifestazione è sospesa. Perchè? Perchè dato che i primi tre spettacoli sono saltati, non ha senso continuare e ora bisognerà constatare con la Regione Campania come investire il denaro che gli è stato concesso. 850mila euri. Mica cotica.
Parte l'assalto alle pagine ufficiali dell'evento. Un coro di "vergogna", "penosi" ed insulti vari colpisce gli organizzatori che non se ne fregheranno più di tanto. A loro non cambia niente. Assolutamente niente. Il sindaco di Caserta, da un anno sulla poltrona di una città in dissesto finanziario, prima si esalta per la meravigliosa idea che ha avuto, e poi chiude tutto. Rimanda a mai più. A tempi migliori.

Io, in questi giorni, mi sono soprattutto fatto una domanda importante:

"Ma era in programma questa manifestazione? O rientra nel sempre simpatico detto: l'importante è che se ne parli, nel bene o nel male?"

Perchè gli indizi che era tutto un colossale pesce d'aprile ci sono.

1) I giornali locali, già dal giorno prima dell'inizio della kermesse, annunciavano la cancellazione dell'intera manifestazione.
2) I quotidiani on line, già da due settimane prima, annunciavano dubbi sull'operato generale. E sul biglietto gratuito a pagamento.
3) La pubblicità era fiacca.
4) I social network non erano minimamente sfruttati. Due notizie al giorno, come se cercassero di fare meno clamore possibile.
5) La villetta Maria Carolina, sede dei concerti e spettacoli, già dichiarata inagibile in caso di pioggia. Perchè farli proprio lì constatando il periodo alquanto preoccupante dal punto di vista metereologico?

Ovviamente, in quest'era di condivisione globale, partono delle voci simpaticissime sui reali motivi per cui il festival non è minimamente iniziato. Almeno per quanto riguarda gli eventi più importanti.

-) Gli artisti volevano un botto di soldi.
-) I soldi non ci sono.
-) La Regione non paga.

Il discorso, dall'alba dei tempi, è sempre stato uno: il denaro. E quindi anche stavolta il motivo principale per cui tutto è stato eliminato sembrerebbe ricongiungersi a quello. Il denaro. Voci simpatiche dicono che hanno contattato prima gli ospiti e, solo ora, così per sfizio, gli hanno chiesto quanto intendevano avere come compenso per loro ed il loro staff. E' come se io andassi in un ristorante di lusso e alla seconda portata iniziassi a chiedere quanto cosa ogni singolo piatto. Una tremenda idiozia, spero. Lo spero proprio.

In tutto ciò, nell'incazzamento globale, non posso concedermi il lusso di vedere il Silvestri a Napoli, il giorno cinque Maggio per lavoro. E mi dispiace tanto. Perchè mi sono illuso che da queste parti in cui vivo qualcosa potesse cambiare. Almeno nella mentalità di alcune persone. Ma mi sbaglio. Qui non cambierà mai niente.

Arriverà un'altra festa della liberazione.

(E dopo un mese in cui dormo poco, sono constatemente impegnato e vivo discretamente "ancora mi racconto, che prima o poi riposerò)

Link utili per capire lo scempio del Comune Casertano:

Interno 18

I Magnifici 800mila

La "grande" campagna d'informazione

2 commenti:

Paola ha detto...

Bellissimo post...
Cmq è veramente uno schifo, sia da te che da me...anche io vivo in un comune in dissesto e da pochi mesi anche commissariato, perchè si sospettano collusioni mafiose negli appalti dei parcheggi a pagamento...:(

Anonimo ha detto...

La questione è questa: fonti ufficialissime mi dicono che alcuni artisti pretendevano un anticipo e il comune, in attesa dei fondi della regione (che arrivavano solo il giorno di inizio della kermesse) non li ha voluti concedere per paura che si alzasse un polverone (perchè a caserta, si sa, siam tutti bravi a criticare) senza pensare che li avrebbero tranquillamente riguadagnati una volta che fossero arrivati i fondi promessi dalla regione... Per quanto il Pio del Gaudio non mi sia particolarmente simpatico, stavolta la colpa non è tutta sua, anche se è stato uno stupido ad annullare le serate per questo....

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