mercoledì 11 aprile 2012

Un destro nel sette


Le responsabilità e i sensi di colpa mi attanagliano in ogni istante della mia esistenza. E non ho figli, casa, bollette da pagare e alimenti per un'ex-moglie invasata. Però già mi sento ricolmo di sensi di colpa. Basti pensare che al mattino mi sveglio e vedo gli occhi del mio cane rigonfi di tristezza. Poi ritorno dopo essere uscito e li trovo rigonfi di tristezza. Allora penso che voglia fare una passaggiata, la facciamo, torno su e ansima con gli occhi ripieni di tristezza. E quindi inizio a concedermi il dubbio che il mio cane abbia quel tipo di sguardo perenne dipinto sul viso. Ma poi ritorno a pensare che è colpa mia: che non lo faccio uscire tanto, o che non ci gioco tanto, o che non gli ho mai trovato un buon partito con cui potersi sollazzare e generare una nidiata di trippini(deriva da Trippy, il nome della mia cagnolina n.d.r.).

Sono pieno di sensi di colpa. Non capisco come facciano i calciatori a non spararsi ogni settimana. Forse i soldi aiutano, sia chiaro. Non te ne freghi tanto del tifoso che ha cacciato ben quaranta euro per vedere te far finta di giocare a calcio se a casa hai una top model, sua sorella gemella, sua cognata molto somigliante e un pacco di soldi che aspetta solo te per venire scialacquato. Per fare un esempio lampante ieri sono andato a giocare la mia consueta partita settimanale. Avevo un problema alla mano destra colpa del superlavoro effettuato a Pasquetta nella nota gelateria dove lavoro e che ha il miglior gelato del mondo(la pubblicità è d'obbligo per chi mi da un sostentamento), quindi ero impossibilitato a svolgere i miei regolari turni da portiere. Ora, precisiamo: io sarei effettivamente un portiere perchè in mezzo al campo possiedo tecnica inaudita. Ovvero:

-) Non so scartare.
-) So tirare solo se non c'è nessuno nel raggio di mille miglia che mi possa disturbare.
-) I rimpalli con me non funzionano mai.
-) I passaggi mi riescono ma devo prima convincere il mio piede destro che è tanto dolce e gentile, sennò non mi da retta.
-) La velocità l'ho dimenticata in culla.
-) La resistenza è ottima normalmente ma negli ultimi tempi, non facendo regolare jogging, è un po' scarsa.

Inserendo tutti questi fattori ne esce un pessimo difensore, orrido centrocampista e meraviglioso attaccante. Perchè ieri ho fatto ben quattro reti: due di destro e due di sinistro(piede notoriamente bersagliato da distorsioni di caviglia, l'ultima nemmeno due mesi fa). Ora, constatando che il primo gol di sinistro era un notevole piattone che ha colpito il palo del portiere con un ottimo esterno, prima di catapultarsi in rete, mi sento costretto a rivelare che il mio miglior gol di giornata l'ho fatto nella mia stessa porta. Sì, un assurdo autogol al volo. E lì giù rimorsi e sensi di colpa.

Mentre i compagni di squadra, ehm, gli avversari mi esultavano per il pareggio raggiunto, dentro di me si scatenava una modesta incazzatura da "il mondo è cattivo col sottoscritto". Volevo risolvere quell'errore e così è stato: ho segnato, poco prima della fine, un gol sotto misura, quello della vittoria. Dieci-nove e tutti a casa. Felice? Non tanto.
Perchè quando è giunto il momento della doccia, dentro di me varie emozioni battagliavano contrastanti. Da un lato la gioia dei quattro gol in un match che accade una volta ogni sei mesi(alla cinquina non ci sono mai arrivato), dall'altra la tristezza per quel meraviglioso autogol che rimarrà negli annali del calcetto settimanale. E non è nemmeno la prima volta.

Sinceramente non sono un goleador. Ma quando mi ci metto son solito fare ben golassi anche da distanza considerevole. Ho fatto minimo una decina di gol dalla mia porta, giocando a calcetto. E se siete giocatori sapete che non è così impossibile ma una discreta difficoltà c'è di fondo. Devi soprattutto constatare che il portiere non sia esattamente dentro la sua porta, sennò è inutile tentare. Devi considerare se il portiere è un tizio che riesce ad alzare le mani (molti portieri di turno non lo sanno fare) e devi constatare anche la potenza che ci metti, o se magari fare il classico tiretto a palombella (un pallonetto da distanza considerevole) e sperare che l'avversario con i guantoni sia offuscato dalla luce solare. Questi gol ne ho fatti. L'ultimo in inverno. E i miei amici cosa si ricordano? Il gol (stupendo) nella mia stessa porta fatto tre-quattro anni fa a miio fratello portiere. Io li odio.

E odio pure i sensi di colpa.

(Chissà se ne ha Masiello che è stato per tre anni il mio perno di difesa al Fantacalcio?)

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