venerdì 24 agosto 2012

Firenze Santa Maria Novella


(Questa è la settima parte di un racconto a puntate su rotaie. E' la storia di un astronauta che capisce finalmente che il suo sogno in vita era fare il controllore. Poi si sveglia ed è un controllore ma capisce di aver sempre voluto fare il macchinista. Poi si risveglia ed è un macchinista. Alla fin fine capisce di aver sempre voluto fare l'astronauta. Si risveglia ed è effettivamente un astronauta ed è su Marte. Ma senza il casco. E muore. Quindi il racconto parla di tutt'altro visto che l'astronauta è morto. Leggi le puntate pr.ecedenti, è più semplice poi capire il resto)

Fin da quando ero un timido ragazzino spaventato dal mondo esterno ricordo di essere sempre riuscito a rammentare ogni mio sogno notturno. E certe volte perdevo minuti, forse troppi, a cercarne un significato recondito che mai e poi mai riuscivo a trovare.
C'è stato addirittura un periodo, qualche mese fa, che dopo la visione di alcune serie tv americane catastrofiste, le varie "The Walking Dead", "Falling Skies", Lost, mi riducevo ad immaginare me come capo della rivolta, del gruppo, dei buoni, e a fare quasi sempre operazioni di salvataggio che nella semplice realtà di tutti i giorni non sarei mai riuscito nemmeno a pensare di fare. Non è cosa semplice, almeno secondo me, riuscire a mantenere i nervi saldi nelle situazioni di pericolo.
Se penso ad un incidente stradale, con una macchina ribaltata nella campagna ai bordi della carreggiata che sempre più velocemente inizia a bruciare, quante persone, quanti si sentirebbero sicuri di sè al tal punto da fare l'eroe? E quanti rimarrebbero fermi ed immobili senza sapere cosa fare? E quanti ancora cambierebbero strada cercando di dimenticare l'accaduto.
Non sono un tipo da atti eroici e per fortuna non mi ci sono mai ritrovato in mezzo. Perchè, da qualche parte nel mondo, di sicuro c'è qualcuno non addestrato a questo che riuscirebbe a trovare la forza necessaria a sconfiggere la paura, ma quello di sicuro non sono io.

Tutto questo serve a premettere che mi sono addormentato in treno e al mio risveglio lei non è accanto a me. Il treno sta per rallentare e permettere ai passeggeri di scendere alla stazione di Firenze. E' l'ultima sosta prima di Bologna, è l'ultima ora che ho di tempo per parlarle e farla innamorare di me, ma lei non c'è.
Il mio vagone intanto si è quasi svuotato, ormai solo la vecchina e il tamarro mi fanno compagnia. Ne approfitto per creare una specie di complicità tra me e la donna anziana, al fine di avere un aiuto sulla mia missione da lei.
"Mi scusi signora..."
"Signorina!", iniziamo bene, direi.
"Non so se ha notato la ragazza seduta al posto di fianco al mio durante la tratta per Roma, volevo chiedere se fosse passata mentre io..."
"Mentre dormivi a bocca aperta russando come un caimano? Sì, è venuta a prendersi la borsa che aveva lasciato esattamente sulla tua testa", lei mi ha visto dormire, è finita.
"Non sa dove sia andata?"
"Certo, ragazzo. E' mio dovere, sui treni, chiedere ad ogni mio compagno di viaggio dove si rechi prima di giungere alla stazione di suo gradimento", il tamarro sghignazza ed io ho trovato la prima vecchiaccia zitella con uno spiccato senso dell'umorismo.
"Comprendo. La ringrazio comunque, la cercherò da solo", più gentile possibile e senza rifilarle un gancio alla mascella.

Mi infilo nel corridoio desideroso di trovarla senza minimamente sospettare che un Frecciarossa è di notevoli dimensioni. E' come cercare un sobrio in una discoteca alle 2 di notte. Probabili soluzioni entrano nel mio cervello per poi sparire instantaneamente. Tipo premere il freno d'emergenza e sperare che lei metta la testa fuori dal finestrino per controllare la situazione. O urlare un allarme bomba. O pregare il Dio Spaghetto. Ci vorrebbe un'idea geniale. Analizzare la situazione. Raccogliere gli elementi chiave.
Lei va a Bologna.
Lei è bella.
Ha una madre premurosa.
Il viaggio è lungo.
Lei ride in modo incantevole.
Lei mi ha visto dormire in modo orrendo.
Lei era seduta di fronte a me ma poi è scomparsa.
Lei affronta un lungo viaggio.
Lei forse non è diretta solo a Bologna.
Quindi Bologna è solo la tappa di un percorso più grande.
Lei, se fosse così, avrebbe bisogno di aumentare le forze.
Lei è nel vagone ristorante.

Esulto tipo una vittoria al superEnalotto e mi reco nella zona pranzo voglioso e desideroso di controllare se le mie supposizioni hanno avuto effetto. Cerco di non calpestare cose, persone o animali durante la mia corsa smisurata verso di Lei. Arrivo tutto trafelato e col fiatone, non sono un tipo da jogging o attività sportive che richiedano fatica, diciamo che sono più un giocatore di bocce. Anche se recuperarle al fine di ogni round non è mica così semplice.
Faccio scorrere la porta e controllo un attimo in sala. Due coppiette dialogano tra di loro mentre pranzano, si capisce benissimo che la donna di uno dei due è stata con l'altro. Chissà quando glielo confesseranno. Una ragazza di discreta bellezza aggiorna il suo status su Facebook e scatta foto a random. Un tizio la osserva dal tavolo affianco cercando di non farsi notare, che squallido. Certa gente manca proprio di senso del pudo...Lei!
Lei è seduta in disparte. Mentre sul suo tavolo c'è il quantitativo di cibo sufficiente per sfamare il principato di Monaco. Quindi non è sola. Quindi questo viaggio serviva per incontrare qualcuno, magari qualcuno che sia salito proprio a Roma, quando lei è scomparsa. Ed il mio viaggio è stato completamete inutile.
Avrei proprio voglia di qualcosa di forte.
Mi siedo all'ultimo tavolo libero, dietro le due coppiette di cornuti e ordino qualcosa di forte. Controllo i prezzi, cerco di fermare il tentativo di infarto del mio corpo e decido di acquistare un semplice bicchiere di Martini. Come pranzo.

Mentre discuto tra me e me delle tristezze del genere umano ma sopratutto delle mie guardo attraverso il finestrino il nostro arrivo alla stazione di Firenze. E, conseguentemente, osservo la ragazza nel tavolo davanti al mio diventare cianotica per un boccone di cibo di traverso.
Il panico. Tutti immobili.
Non sono mai stato un eroe.
Perchè dovrei iniziare ad esserlo adesso?

(7-Continua)

2 commenti:

Alessandro Cassano ha detto...

ma l'avatar... l'ha citato, o plagiato?

luttazzi4ever ha detto...

Chiaramente rubato! :D

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