giovedì 21 luglio 2011

Faccia a faccia - Il ritorno


[La scena è vuota, dopo un attimo entra una ragazza non eccessivamente alta. Porta uno sgabello. Lo poggia al centro del palco e ci si sale sopra. Prende un foglio dalla tasca posteriore del pantalone. Inizia a leggerlo ad alta voce]

C: Io, la signorina C, prendo possesso di questa sala per ripicca nei confronti di D. E del fatto che permette la presenza nelle sue opere di P e non di me. E' un atteggiamento da fidanzato perfetto ciò, io mi domando! Che ci vuole ad inserirmi per un paio di battute. Anche solo per un pugno al signor F. Cosa ho fatto io di male per non essere considerata? Ho fatto considerazioni a sproposito sulla pelata prominente del signor F? Ho insultato pesantemente il signor F quando non postava mai? Ho augurato, così come buona parte dei lettori di un certo blog, la sua prematura dipartita perchè rendeva triste il mio D? E la risposta signori è Sì! Ho fatto tutto ciò, con amore, e non sono neanche stata considerata. E' un abuso. E' un abominio. E' una cattiveria non da poco direi. Ma comunque ora ho avuto più battute della signorina P quindi posso anche andarmene.

[Scende dallo sgabello, se ne và tronfia. Entra D in scena, visibilmente soddisfatto, con borsone in mano. F lo guarda di sbieco con cattiveria]

F: Dimmi che non ne sapevi niente.
D: "Che non ne sapevi niente".
F: Lo sapevo che facevi queste battute da varietà anni 30.
D: E perchè me lo chiedi allora?
F: Spero sempre che un giorno o l'altro il tardo della simpatia che ti corrode la mente possa finirla di lanciare calambour a tutto spiano.
D: Mi piace quest'idea del "tarlo della simpatia" ci potrei fare un post.
F: Ecco. Per questo ti odio. Le inventi tutte! Le inventi tutte!
D: E tu non inventi niente e vieni insultato.
F: Cioè, io vorrei inventare...è solo che ho questi blocchi. Questi blocchi che mi impediscono...di creare qualcosa che sia veramente interessante.
D: E quando scrivi vuol dire che hai trovato finalmente qualcosa di decente da dire.
F: Giusto.
D: Tipo che cambi umore come cambia l'orologio.
F: Giusto...ehi, aspetta, mi stai velatamente insultando.
D: Io? Non potrei mai!
F: Ecco cosa ci ho guadagnato io da questo blog, un amico insensibile che non capisce i miei problemi.
D: Non fare la starlette in declino, dai. Tu non sei una starlette.
F: Insensibile!
D: Su, non piangere, ci sono tante cose belle a questo mondo. La gente ti vuole bene.
F: Potrei chiedere a C di adottarmi?
(entra una ragazza in scena. Lo colpisce con un pugno nello stomaco)
C: Scordatelo!
(esce di scena soddisfatta)
F: Ma...l'altra...volta...P...non...ha...mica...dato...pugni...
D: Te l'ho detto che si vuole sempre distinguere.
F: Ah...giusto...però...ci...vado...sempre...di mezzo io.
D: Vedi che ti sei già ripreso. Sinne felice.
F: Non posso essere felice vedendo quante volte insulti me nei tuoi post! Anche io ho una dignità.
D: Vedi di portartela appresso allora.
F: E' sempre con me, in borsa, indi non fare il simpaticone.
D: Che poi anche io ho dei problemi, ma non vengo a piangere da te. Anzi, piango in pubblico scrivendo panzane. Così la gente non se ne rende conto!
F: E come fai?
D: Semplice. Facendoti un esempio: metti caso che un cane mi ha letteralmente orinato sulle scarpe mentre lo accarezzavo in mezzo ad una strada. Io torno a casa e scrivo una poesia alla mia amata.
F: Continua.
D: Metti caso che un meteorite colpisce la mia collezione di fumetti bruciandola tutta. Io che faccio? Rimango a casa e scrivo una poesia alla mia amata.
F: Continua.
D: Metti caso che la mia amata si trovi un palestrato biondo con i capelli orribilmente unti e pieno di tatuaggi. Io cosa faccio? Vado a casa e scrivo una poesia, di dolore, alla mia amata.
F: Sei un po' monotono, lasciatelo dire.
D: Ma io scrivo a differenza tua.
F: Cribbio. Hai ragione. Devi correre ai ripari. (Tira fuori dalla tasca un telefono, compone un numero) Pronto P? Trovati un palestrato biondo con i capelli unti. Non importa chi sia basta che abbia queste caratteristiche. Ah, anche i tatuaggi. E mandami le foto che qui a Milano non posso mica vederlo. Grazie. Perchè? Mi serve per un post. Sennò non riesco a scrivere. Non capisco bene cosa hai detto? Va chè duro? Vai a fare il puro? Non ti capisco bene, la linea è disturbata. (si rivolge a D) Ha attaccato.
D: Chissà perchè.
F: Comunque mi rimangono ancora dei dubbi in mente. E non possiamo chiuderla così.
D: Non possiamo fare un'altra puntata di questa roba, la gente non apprezza.
F: Io sì, è l'unico tuo post che ho letto nel 2011.
D: Come dire "pochi lettori, ma pessimi".
F: Sei sempre un passo avanti, birbaccione.
D: E tu sempre una quarantina indietro, monellaccio.
F: Una domanda mi sorge spontanea. Ma poi...settimana scorsa...hai segnato?
D: Tre ne ho fatti.
F: Cribbio. Le mie gufate non hanno funzionato.
D: E ieri uno.
F: Almeno hai diminuito.
D: Sì ma le ho vinte entrambe.
F: Ah maledetto...

[F esce di scena imprecando. D rimane per un po' a fissare il vuoto. Poi prende il cellulare, biascica parole incoprensibili, ride soddisfatto. Riprende il borsone che aveva poggiato a terra, dà un ultimo sguardo soddisfatto alla sala. Se ne và canticchiando.]

2 commenti:

Carmensì ha detto...

Oh ora sono soddisfatta:P Sono comparsa anche io*_* Però sono un po' cattivella cosa che non sono nella realtà ma va bene:P la prossima volta voglio ancora più battute:D mi hai viziata scrivendomi tante cose e ora non puoi più non inserire nemmeno un minimo riferimento a me...ci rimango male! ahahahahhaha! scherzo naturalmente. baci baci.

Maniglia ha detto...

...to be continued

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