giovedì 7 luglio 2011

Le insidie dell'editoria


Questo post si doveva chiamare "La mia prima pubblicazione", perchè finalmente ho sfondato il muro che separa un autore di internet perennemente fustrato dall'incapacità di un'idea degna che gli faccia guadagnare milioni di euri da un autore realizzato che finalmente ha una quota su ciò che ha inventato solo con la sua fantasia. Ma vi spiego il motivo che mi ha portato a cambiare questo titolo.

Voi tutti, ormai, sapete che io lavoro in una gelateria artigianale(la migliore del mondo per convenienza, simpatia, gusto e meraviglia, più altri aggettivi che se trovate voi mi fate piacere sennò lo spazio pubblicitario dura ben poco), e da ormai tre mesi, tendenti al quarto, ho trovato una nuova specie di famiglia che mi ha accolto a braccia aperte anche se vogliosi, ogni tanto, di darmi qualche sonoro scapaccione. E in questa famigliola o colleganza o azienda ognuno può dire la propria. Ebbene io ho detto la mia appena una settimana fa su una delicata questione di sicuro interesse.

Bisognava decidere il nome di un gelato. Eh si. Eh già. Sono ancora qua. Son cose difficili da pensare, son cose difficili da dire. Il gelato era un incrocio di cioccolato al latte con caffè arabico 100%. Perchè questo incrocio? Ve lo spiego subito.

Avendo noi il miglior gelato al caffè del globo, migliore anche di quello brasiliano, per la sua eccessiva caffettosità molte persone non riescono a mangiarselo. Poveri tizi, direi io, che non capiscono la bontà di una massiccia dose di caffeina alle due di notte. Comunque si è ideata questa variazione del normale caffè aggiungendoci del cioccolato belga e del cacao olandese. E quindi una vaschetta e mezza di questa delizia era pronta. Ma come chiamarlo? Come? Come?

Dopo eccessive crisi di panico e crisi in Medio Oriente, abbiamo intavolato una tavola rotonda(che è un calambour divertentissimo) con alcuni noti personaggi della cultura e della scrittura italiana. Infatti c'erano personalità note al grande pubblico come (gradirei un applauso dopo ogni nome)

Alfonso Signorini, il quale conduce un programma di cucina con i vips. Che guarda caso dopo che c'è andata la Canalis si è lasciata con Clooney. Che manzo il caro Alfonso, è riuscito a spaccare la coppia e ora ci può provare con il buon George.

Ela Weber che dice solo "picanto" come una famosa macchina e un famoso spot della mia infanzia. Ma diciamo che la Weber era lì solo per far alzare le vendite di gelati da parte di maschietti sbavanti.

Giuliano Ferrara, che ne ha assaggiati di gelati in vita sua. Uno, un cono al pistacchio del '79, ancora non è stato digerito e gira in tondo da ormai trentun anni.

Albert Einstein (dannati volumi di Marvel Zombie, ormai non distinguo più i vivi dai morti), che essendo deceduto non è stato di gran aiuto(anche le rime sono eccezionali oggi).

il tuo vicino di casa, che si è mostrato utilissimo quando ha iniziato a parlare delle macchie del soffitto che provengono dal tuo appartamento e gli rovinano il salotto e la plastica che ancora oggi, dopo venticinque anni di unione felice con sua moglie, ancora non ha tolto dal divano.

e dulcis in fundo: Benedetta Parodi, perchè ci voleva una persona che capisse di cucina, e chi meglio di colei che ha inquartato in un modo inverecondo il signor Caressa, alias suo dolce maritino?

La tavola rotonda è stata un miscuglio di chiacchiere e affermazioni di potere. La Weber urlava felice "picanto" mentre correva sul tapis roulant (che abbiamo prontamente messo in gelateria per farsì che il sobbalzamento mammario fosse ancora più invogliante possibile), Ferrara rispondeva con "questi attacchi alle serate piccanti di Berlusconi sono vergognosi. Ognuno in casa propria fa ciò che vuole", subito supportato dal lucido Signorini che spiegava " l'incontro del cioccolato col caffè è musica per le mie orecchie quasi quanto il mio incontro con un cubano palestrato". Da parte sua la Benedetta Parodi si dimostrava un po' intristita dal non poter dire "cotto e mangiato" dato che è un gelato. E da ciò che ho capito il gelato non si cuoce. Il vicino di casa, ricordiamo che è il tuo, ricordava di come un congelatore non ben regolato può portare allo scioglimento dei ghiacci al suo interno e alla consecutiva macchia enorme d'acqua che scende sul suo salotto. Ad un certo punto mi sembrava di aver sentito anche la voce di Einstein che diceva arcaiche cose del tipo "adoro le poppe sobbalzanti mi ricordano i teoremi di incompletezza di Godel perchè su quella carne viva manca la mia mano morta. Indi in questo istante tutto quel sobbalzare è molto incompleto". E tra una risposta di Ferrara alle ingiurie del tuo vicino, e tra un pianto della Parodi mentre Signorini le svela le foto del suo incontro in un motel con suo marito, mi venne una meravigliosa idea.

Choccofè.

Choccofè. E' la soluzione. E' l'idea perfetta. Rende tutto a meraviglia, fa capire all'avventato avventore che cosa si sta mangiando e anche chi non lo capisce lo potrebbe intuire. Non tutti, perchè l'uomo è un po' idiota di suo, ma quasi. E choccofè sia. La tavola rotonda venne chiusa e tutti andammo felici a mangiare al ristorante. Ovviamente la Weber ce la portammo in tapis roulant per aumentare le vendite anche alla pizzeria a noi vicina.

Ma perchè il titolo è "Le inside dell'editoria"? Io dovrei sentirmi finalmente appagato perchè una mia creatura è stata finalmente pubblicata. E mi hanno pagato! Non per il nome del gelato, sicuramente, ma è come se fossi stato pagato per ciò che ho inventato. Ebbene, quando è stato trascritta la mia idea sull'etichetta il risultato è stato che è stata completamente stravolta. Vi rendete conto? Questo è ciò che ne è venuto fuori.



Tralasciate il fatto che il gelato è stato quasi esaurito e che la foto l'ho fatta verso la fine. Però avete visto? Hanno cambiato il senso della mia invenzione. Ciockafè? Con la kappa!!! La kappa dei giovani! Io non sono giovane. Io NoN ScRiVo CoSì PeR OrE e OrE! Cribbio.

Eh sì, il mondo dell'editoria è un mondo assai difficile. Una sola cosa mi hanno pubblicato e già m'hanno censurato. Luttazzi mio, siamo sulla stessa barca.

4 commenti:

Colei che... ha detto...

Che - voglia - di - gelato - che - mi - hai - fatto - venireeeeeheh! :P

Carmensì ha detto...

la frase di Einstein è geniale *_*

Anonimo ha detto...

*si regge la pancia dalle risate*
quoto con Carmen, la frase di Einstein è qualcosa!
Comunque.. Sabotiamo l'etichetta!< Oppure picchiamo lucio e lo costringiamo a fare l'etichetta "Chioccofè" (con sotto il copyright e il tuo nome xD)
p.s. se volete, della prima parte me ne occupo io ;)

Maniglia ha detto...

Sono con te in questo momento di sconforto!
Robe da non poterci credere.

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