Non riesco, fisicamente, a lasciare il blog inespresso per un altro giorno, ben sapendo che nel fine settimana ultimamente sto scrivendo poco(non è che mi tengo su alti standard nei giorni cosidetti lavorativi), ma tornerò in pianta stabile, lo prometto, e riuscirò finalmente ad iniziare e concludere i progetti lasciati in sospeso o non ancora socchiusi. Sappiate solo che da settimana prossima il sottoscritto ha un bel compito da ideare. E spero, un giorno, di farvelo vedere. Che è questa la novità: "vedere". Non "leggere". Un giorno capirete ma se non siete Giovanardi può darsi abbiate già capito. Vi lascio con una posia un po' triste che m'è venuta di botto. Buona depressione!
E se un giorno alzandoti
capiresti che è finita,
come riusciresti a dirmelo
sapendo quanto t'ho amata?
E in quel mentre io
con l'anima stupita,
ti tengo la mano, illuso
della solita carezza adorata.
E non immagino.
E le tue parole, lievi
come incudini appuntite,
mi entrano dentro.
Buio.
E se un giorno alzandomi
capissi che hai paura,
come riuscirei a dirtelo
sapendo quanto t'ho amata?
E in quel mentre tu,
con l'anima spezzata,
mi tieni la mano mentre
l'allontani distratta.
E parli convinta.
E i miei pensieri neri
si intrecciano di filo spinato.
"Non mi hai mai
voluto. Non sono io
quello tu hai amato.
Eri te stessa che volevi,
nei miei occhi da innamorato."
E il Buio era ciò che meritavi.
2 commenti:
Ti meriti un commento bellissimo, ma ora sto piangendo e non ci riesco...
Bravo...
Grazie. Ma non mi esalto tanto per aver fatto piangere qualcuno.
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