mercoledì 18 aprile 2012

Due metri


Ci sono certi giorni in cui esce il sole dopo una settimana di pioggia. E capisci che forse c'è qualcuno, tipo Giuliacci, che dall'alto cambia l'umore delle tue giornate scegliendo semplicemente di non far scendere acqua ma facendo riscaldare tutto l'ambiente con un tiepido sole primaverile, anche se ormai mi sembra tipicamente autunnale.
E il giorno perfetto per far uscire il sole qual'è? Il mercoledì, ovvio. Il giorno della sacra partita settimanale, il giorno del calcetto tra amici che, immancabilmente, diventano un branco di odiosi tizi che si insultano per una buona ora rincorrendo un pallone. E' il giorno che molti aspettano, quello del calcetto settimanale, è il giorno che tutti bramano anche se poi si finisce sempre a cercare qualcuno perchè sì è in otto o in nove e la deadline è vicina.

Ma oltre al calcetto, in questo mercoledì, c'è qualche altra cosa che fa rendere questa giornata più bella, più dolce, più importante. L'ennesimo esame superato dalla mia pulzella che procede a passo spedito verso la laurea, un titolo che lei avrà e che io, di mia spontanea volontà, ho deciso in passato di non conseguire. E mi vanto, ogni giorno che passa (a maggior ragione domani dato che ne farà un'altro), di questa splendida ragazza che ogni dì si lamenta di non sapere niente e che rimane ore e ore a studiare, si sveglia alle 6 e dedica quei pochi attimi di libertà a me. Al nostro amore.
Per questa ragazza, che un giorno con il suo lavoro mi manterrà, dedico questa poesia.

(La poesiola è stata pensata mentre ascolto "We are the world" cantata da Mangoni, un'ispirazione unica)

Ore in tua compagnia
passo lontano da te.


Due metri di distanza,
nella tua testa calcoli e problemi
mentre io penso ad una dolce vacanza
che distrugga tutti i cattivi pensieri.


E leggi e ripeti, e parli.
Sottovoce elimini le incertezze
ti giri e delicata mi guardi
mentre ti dedico immaginarie carezze.

Ogni mezz'ora, poi, mi abbracci
quasi come se fosse una cura.
Quel minuto respirando insieme
e passa via qualsiasi paura.

E io ogni tanto ti osservo,
poi abbasso lo sguardo.
Mi basta solo che appartieni
al mio panorama solitario. 

Ritorno a leggere distratto:
ogni secondo un sospiro,
un altro giorno innamorato
di ogni tuo piccolo respiro.

1 commento:

Carmensì ha detto...

Ma come devo fare con te? E poi mi chiedo perchè sono così fortunata negli esami, ma con un appoggio del genere posso mai andare male? Grazie amore mio <3 Grazie per credere in me anche se io non ci credo e per starmi vicino in questi momenti. Ti amo.

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