martedì 12 luglio 2011
Sono le...
Sono le 10:09 e io sto iniziando a scrivere questo post. Forse è la prima volta in un anno che mi sveglio così presto di mia spontanea volontà. E' che qui sta iniziando a piacermi, proprio ora che sto per andarmene. O forse proprio perchè sto per andarmene. E' passato già un anno, deve ancora succedere tutto eppure tutto è già successo. Forse senza che io me ne accorgessi, o forse lasciando scorrere gli eventi come se fossi uno spettatore distratto e poco interessato. E come se fossi in un ipotetico 31 dicembre, stilo la lista dei propositi per l'anno nuovo. Quelli che poi puntualmente non manterrò. Strano, nella lista lo studio compare tra gli ultimi posti. Quindi paradossalmente potrebbe essere una delle poche cose che riuscirò a portare a termine. Perchè qui si tratta di parlare con onestà al mio inconscio, e di fargli capire che anche se è molto comodo starsene parcheggiati in università in attesa che il futuro mi faccia capire che strada devo prendere, non è che posso convivere in eterno con questa mia totale assenza di voglia di studiare.
Ora sono le 10:15 e sto iniziando a pensare che questo post sia uno sbaglio. Come tutti i post che inizio a pensare e poi interrompo a metà, in preda alla convinzione che della mia scrittura terapeutica la gente non sappia che farsene. Forse è inutile tanto per me quanto per loro, ma non lo so più. Voglio dire, sono le 10:17 e io ho di nuovo cambiato idea. Non so quante volte ancora lo farò nel corso di questa giornata, ma trovarsi malinconici alle 10:18 della mattina e russare alle 2:30 di notte mi fa pensare che l'inversione dei poli è un fenomeno meno sconvolgente di quanto mi avessero pronosticato.
Ora sono le 10:20, e mi sono accorto che sto scrivendo di tutto tranne quello che volevo scrivere. No, sul serio, è stato un bell'anno. Mi trovo in una bella casa, dove ho la fortuna di poter ospitare le persone a cui voglio bene quando vogliono venire a trovarmi, dove ho due splendidi coinquilini e dove sono stato così vicino alla possibilità di prendere un gatto che quasi mi è sembrato un successo il solo averne potuto parlare per due giorni di seguito. E poi vorrei dire che c'è qualcosa che bolle in pentola, ma per ora non è così. Nessuna novità concreta, tranne per il fatto che raccontarmi da solo che andrà tutto bene non funziona più. Ho bisogno sempre più di parlarne, di condividere tutto questo con qualcuno. Mi è andata bene: da quest'anno ho due amici in più, e per uno come me è un record.
E ora sono le 10:25, e mi sto chiedendo se dovrei aggiungere qualcosa, se le interrogative indirette suonano bene almeno quanto quelle dirette e se l'idea di lavorare come segnale orario all'interno di un blog che seguo sempre troppo poco potrebbe funzionare davvero.
Le 10:26. Un tempo non molto lontano a quest'ora me la stavo dormendo alla grande. Ora ho appena finito di scrivere un post. A conti fatti, non so con quale delle due opzioni ho causato più danni.
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3 commenti:
BE HAPPY!
(:
ce la puoi fare!
Ti ringrazio per il sostegno, ci proverò! :D
Ma, a conti fatti, se la mattinata di ieri faceva leva su una sottile vena di malinconia immotivata, stamattina è anche peggio...oggi la vena malinconica immotivata si è trasformata in un'incazzatura atroce del tutto giustificata! :D
Ma hai ragione tu, in qualche modo ce la posso/devo fare! :D
esattamente!
ti consiglierei un bel Harry Potter e i Doni della Morte al cinema (guardalo anche per me -__-)
che ne dici?? :D
l'alternativa è andare a mangiarti un buon gelato da Lutty...ma fossi in te mi porterei dietro qualche attrezzatura di difesa.
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