venerdì 11 novembre 2011
Infinito è il tuo cammino
La giornata è da ricordare perchè tutti sono affascinati dalla singolare presenza di "11" nella data odierna. A pensarci bene il nostro anno attuale non è 1111 ma 2011, quindi c'è una sostanziale differenza di fondo. E tanta gente, stamane, si è messa a controllare cosa ha fatto o stava facendo alle 11:11 di questo 11/11/11. Io non ho controllato ma lo so lo stesso: ronfavo. Allegramente e beatamente con un cane sul mio letto. E considerando che il mio è un normale letto ad una piazza, e considerando che io sono due metri, e considerando che il mio cane non è tanto tanto piccolino, potete capire che stamattina quando mi sono alzato ho provato una sensazione meravigliosa nell'allungare ogni estremità possibile del mio corpo. Che è tanto una brava cagnolina la mia, ma ha la gentile abitudine di occupare tutti gli spazi e lamentarsi se uno la sfiora con un po' di forza in più. Ah, che amore.
In tutto ciò oggi credo sarà una giornata veloce e pregna di impegni e io, di par mio, utilizzo questo tempo mattiniero per aggiornare il bloggo facendo una cosa che prima facevo un botto di volte e ora un po' meno. Sperando che la signorina a cui è dedicata non si lamenti troppo per l'eccessiva mancanza di miele sistematico mi accingo a dedicarle una poesiola! Mi dispiace per tutti gli altri lettori, ma accade.
Giuramenti vani
son quelli di un cuore promesso.
Distruggono speranze
gli eventi inaspettati.
Orologi stanchi
sono quelli degli innamorati,
continuamente osservati
nell'attesa dell'incontro.
Passi lievi
si odono lontani.
I tacchi battono sul terreno
attimi di gioia.
Secondi preziosi
scorrono veloci.
S'incontrano a mezz'aria
gli occhi amanti.
I cuori sussultano,
all'unisono festeggiano.
Un bacio e il tempo
è fermo.
Un abbraccio e il mondo
è niente.
Chiedo sempre scusa quando scrivo poesie. E lo faccio anche questa volta. Son attimi di romanticismo misto a melensaggine mista al puro e semplice amore. Mi metto nella testa degli innamorati perchè anche io lo sono. E non mi dispiace assolutamente esserlo.
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