giovedì 3 novembre 2011

Tempo perso


Forse il karma esiste e non è un'altra di quelle idiozie che si sentono in giro. E forse esistono anche i politici onesti, va', ma di ciò non ne sono tanto sicuro. E' possibile che quando io mi sento male sento vibrazioni negative tutte intorno a me? Sarà strano tutto ciò ma ne sto notando a migliaia e la cosa non mi piace per niente. E in tutto ciò, finalmente, mi son deciso a fare tre cose che dovevo fare da tempo. Iniziare a fare, sia chiaro. Con molta calma, ovviamente, che sennò poi mi stanco e mi si debbono tirare le braccia dalla fatica.

Che poi io sono un tipo che si butta a terra da solo, alcune volte, e altre sta lì a dire che tanto c'è tempo. Dove sta sto tempo? Dove risiede? Indove lo colloco sto tempo e cosa faccio di così importante in quel tempo? Perchè sto su internet quando fuori c'è il sole? Perchè gioco a poker quando la mia ragazza sta male? Perchè cazzeggio allegramente per casa quando ho ben altro da fare? Nessuna risposta. Non mi sovvengono. E allora inizio a impormi le cose, a farmi trattare male da una persona che, certe volte, mi fa venire voglia di odiarla: ME STESSO!

Autoimposizione tipica: niente alcolici per un mese. "Eddai, e che mi fà l'alcool. Certe volte inizio a pensare anche meglio". "Sì ma mi fa il panzone". "Ecchemmifrega?(parlo molto veloce) Tanto la ragazza ce l'ho. Se mi ama, mi ama anche se sono leggermente sovrappeso". "Eh, mi conosco. Mi ricordo di come ero anni fa. Se poi mi inizio a lasciar andare mi divento di nuovo un barilotto." "Tanto gli addominali mica mi verranno mai come quelli di Raul Bova". "Non dico tanto. Mi basterebbero non siano quelli di Bud Spencer". E finisce che vado a correre per frenare i sensi di colpa. E, mentre corro, penso ad un modo per diminuire la corsa lamentando qualche dolore che, so che c'è, ma è tre quarti psicosomatico.

Spiegatemi come è possibile che per un anno e mezzo ho un dolore al polso in maniera abnorme, colpa di una pallonata ovviamente. E finalmente, poco tempo fa, decido di farmi una radiografia così, per sfizio, tanto per controllare. Risultato: nulla. Ollè! Festeggiamo! Ma mi fa ancora male, non c'è niente da festeggiare.
Lunedì scorso, dopo più di un mese dalla radiografia, mi rendo conto che il polso non dà brutti segnali da un bel po'. Sono guarito. O meglio: forse non mi ero mai ammalato. Son cose che danno da pensare.

Che poi eccolo il tempo perso: mi metto a pensare. Cribbio a cosa devo mai pensare di così importante? Oltre a far felice lei e magari alla partita settimanale di calcetto. Che poi pure quella sta iniziando precipitevolissimevolmente(ho sempre desiderato inserirla da qualche parte) a scadere ma son altri discorsi. A cosa penso, veramente, in una giornata? Ci avete mai fatto caso? Quali sono i pensieri che più vi vengono in mente, con maggiore frequenza, in una giornata? Cibo, acqua, bagno. Ok, questi dovrebbero venire a tutti. L'ultimo, preso da solo, può essere sia sinonimo di benessere che di orrendo maleficio. Quando non ci si riesce ad andare tutto il mondo sembra avercela con te e altro che karma per aggiustarlo. Che poi, come mi hanno fatto notare, ci avete fatto caso che molte pubblicità parlano di prodotti che fanno fare la cacca alle donne? Pensateci. E perdonate la digressione.

Allora dopo gnamme, glu glu, e piss ci sono altre cose che si pensano abitualmente e con insistenza? Tipo la persona amata, se è amata veramente, se invece è una palla al piede la si sposta nella sezione "inconvenienti giornalieri". Poi c'è lo svago. Ci deve essere qualcosa che ci fa svagare, o no? E la sensazione che ci dà quello svago perchè noi pensandolo, ed anticipandolo, lo viviamo. Ovvio. E' una sorta di potere che abbiano e che sfruttiamo ben poco. Ma poi è ben diverso fare zozzerie con una top model veramente che desiderarlo seppur fortemente. Diciamo che la realtà distrugge la fantasia, alcune volte, ma molte altre riesce addirittura a farci pensare che sia meravigliosa. Poi, altre cose che si pensano, vediamo...per gli uomini direi le donne. Non ci possiamo stare, e mi ci metto anche io, un giorno senza pensarci. Quando camminiamo le vediamo, non ci possiamo fare niente. E' normale. E' fisico o più che altro mentale, secondo me. Le donne credo facciano lo stesso ma in misura minore. Dicono.

Mettendo in lista per ora abbiamo:

-)Cibo
-)Bevande
-)Fisiologia e pulizia
-)Relazioni
-)Lavoro. Come non pensarci? Pure quelli che non lo hanno pensano a come sarebbe bello lavorare.
-)Studio. Che va' di pari passo con il lavoro se si fanno entrambi. Sennò uno sostituisce l'altro.
-)Futuro. Questo si che fa male. E' una parola così pensante che un altro po' "amore" viene sottovalutata e disprezzata.
-)Sguardo in giro. Che vale sia per omini che per donnine, come abbiamo detto sopra.
-)Varie ed eventuali. Che possono comprendere tutto. Ma proprio tutto. Che poi è probabile che una "varia" di un giorno si trasformi in un pensiero ricorrente in futuro. Tipo: mi voglio comprare una macchina. Prima la si pensa per idea recondita. Poi magari si inizia a pensarci un po' su, e nei giorni a seguire diventa qualcosa di fisso, di sistematico.

Pensiamo a tutto ma pensiamo veramente noi. Ce le facciamo le domande fondamentali che ognuno si dovrebbe fare, o accendiamo la tivù e ci facciamo anestetizzare per non dovercele fare? Il premier inglese Cameron ha posto otto domande ai suoi concittadini d'Inghilterra. Tra parentesi le mie risposte.

1 – siete soddisfatti della vostra vita?
(No. E se vuol significare "sei felice?" rispondo ancora no. Io sono felice sono un poche determinate occasioni. E la prima è sempre la stessa: quando guardando un telefilm assieme, appoggio la mia testa sulla sula spalla o sul suo petto. E la ascolto respirare. Quella è la felicità, per me. Ma dura sempre troppo poco.)

2 – quanto soddisfatti siete di stare con vostro compagno/a?
(Enormemente)

3 – che voto dareste alla vostra salute fisica e mentale?
(Fisica: Otto. Seppur sempre malandato non ho infortuni vari da più di un anno. Mentale: sette. E sono gentile)

4 – avete un lavoro e vi piace quello che fate?

(Sì. Ma il mio mestiere sarà un altro. Lo spero con tutto il cuore.)

5 – vivete in un quartiere buono e temete la criminalità?

(Sì. E sì. E' brutto dover pensare, se succede il minimo casino, che chi hai di fronte potrebbe essere il figlio di qualche idiota legalizzato o meno, che può avere diritto di vita, morte o distruzione su di te.)

6 – siete soddisfatti del vostro stipendio?
(Potrebbe andare meglio ma non mi lamento. Anzi andrà meglio.)

7 – che grado di istruzione avete?
(Diploma superiore)

8 – avete fiducia nei politici e nelle amministrazioni locali?
(No. Perchè loro non hanno fiducia in me.)

Detto questo, e risposto a domande che a voi possono interessare poco e niente, io me ne vado a dormire. Pensando quanto sia inutile dormire quando si è pieni di domande da porsi o cose da dire. E a quanto difficile sia poi svegliarsi quando, il giorno dopo, non si ha voglia di farsi, di nuovo, le stesse domande della sera precedente.

Volevo scrivere una poesia, ho scritto altro. Giuro che oggi metto anche cose diverse, più allegre. Così, tanto per variare.

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...