sabato 1 ottobre 2011

Uno sgabello per amico - Romics 2011


Questo è un messaggio utile, più utile di quanto avreste mai immaginato. Mettiamo caso che voi dobbiate andare a fare una gita, o un viaggio, o una semplice passeggiata in terra straniera. Sì, straniera. Ogni cosa che non si conosce bene, ogni luogo, dovrebbe essere considerato straniero. Indi Roma, per me che ci son pur andato una ventina di volte(almeno credo), è straniera. Come può essere considerata Napoli per il signor Bossi, ma non stiamo parlando di politica. 


Oggi parliamo di un amico. Un amico che noi tutti, quando usciamo, dovremmo avere sempre con noi. E non sto parlando dell'amico coltellino allo stadio, no, sto parlando dello sgabello. Lo sgabello, marca Quechua in questo caso, è utile quando uscite per evitare le lunghe battaglie per l'acquisizione di un posto o per aspettare comodamente seduti l'arrivo del pulmann se la panchina della fermata è piena di gente, è utile quando dovete mangiare in pubblico e non volete sedervi sui gradoni insozzati di chewing-gum, ed è utile quando da Roma dovete tornare a casa e il treno, minuscolo, che vi porta è completamente ingombro di gente. E con lo sgabello anche una specie di sgabuzzino diventa l'Hotel Palace, anche un semplice anfratto ridiventa una suite di lusso, anche un treno delle Ferrovie dello Stato diventa vivibile. E ce ne vuole.


Insomma, prima di parlare delle idiozie del Romics come un bimbo felice, vi invito a comprarvi uno sgabello. Funziona, è leggero e si tiene in borsa. Portatevelo sempre appresso, così quando gli altri smadonneranno per ritrovarsi in piedi, voi li guarderete e gli farete un sorrisone disumano. E, per non prendervi le botte che scaturirà quel sorrisone, portate un altro sgabello e noleggiatelo! Ma non sparate un prezzo troppo alto sia chiaro.

Resoconto Romics vero e proprio.


Allora, il sottoscritto torna dal secondo anno al Romics dove, purtroppo, si è potuto passare solo una misera giornata(son troppi 24 euri al giorno di andata e ritorno e poi c'è sempre il lavoro) ma è stata pur sempre una bella giornata. Innanzitutto premetto che ieri mattina, la sveglia alle 5, è stata una botta in testa. Sicuramente dipendeva dal fatto che ero andato a nanna alle 2 e 30, dopo aver lavorato e aver preparato tutto per il viaggio. Il treno, da prendersi alle 6 e 20, è arrivato puntuale con noi a bordo che, ovviamente essendo la seconda stazione in programma, abbiamo trovato tutto libero liberissimo. Ci siamo seduti, abbiamo cazzeggiato, giocato a "Uno", letto e chiacchierato per due ore e quarantacinque e poi siamo arrivati nella Capitale. Sinceramente Roma Termini è il luogo che ho visto e frequentato di più nelle mie scorribande romane ed è bellissima come stazione, non lo smetterò mai di dire.
Dopo aver colazionato e effettuato una piccola pausa ci dirigiamo in metro, e tutti felici prendiamo la MetroB per la fermata Piramide. Ovviamente facciamo il biglietto prima grazie ad un simpatico vecchietto che, vedendo una folla immensa presso quattro macchinette automatiche, ci rivela che ce ne stanno altre quattro giù. Molto gentile, bisogna sempre sentire gli anziani. Quelli che hanno poco da fare possono rivelarsi utili.
Si prende la metro in mezzo al caos, si esce a Piramide, si prende la Ostiense e in venti minuti siamo alla fiera. Bella e maestosa sempre la vista del complesso della "Nuova Fiera di Roma", molto sgombro di gente l'ingresso alla fiera che causa il mio primo sorriso felice della giornata.
Perchè sì, chi mi conosce lo sa, adoro le fiere del fumetto ma mi piacciono così come le ho conosciute anni fa: silenziose e con poche persone. Ovviamente se le persone ce ne sono a pacchi tanto meglio per organizzatori, standisti e per chiunque ci possa guadagnare, anche per noi semplici visitatori. Se tutti vanno alle fiere significa che si aumenterà la possibilità che ci siano ancora nuove manifestazioni dedicate al fumetto. Ottimo per tutti, direi. E ottimo il venerdì per chi desidera visitarsi una fiera senza fare slalom tra la gente. Come il sottoscritto.

Napoli Comicon vs Romics

Si entra dall'ingresso cosplay, la mia signorina aveva deciso di ripresentare Minù e io mi son vestito da Dylan per pagare di meno, e si và. Dopo due minuti avevo già comprato qualcosa, è un istinto irrefrenabile quando vedo l'ingresso del padiglione. Sempre enorme, sempre ottimamente distribuito. Ecco qualcosa che non posso dire del Comicon, nuova "gestione", troppo attaccati gli stand uno all'altro. Troppo poca la possibilità di stare davanti ad un venditore e controllare gli albi senza essere insultati. 1 a 0 per Roma.

Dieci minuti dopo e pure la mia signorina ha comprato i suoi amati Julia. Un fumetto, popolare, che a Napoli, ormai, non si trova più e se si trova si vende a prezzi ultraeccessivi. Anche all'Alastor del capoluogo(da non confondere con quella ottima di Caserta) sparano prezzi assurdi. Facendo così non solo la gente si rifornisce altrove, ma fa anche cattiva pubblicità. Come sto facendo io ora. Ragazzi, sentitemi bene, non comprate niente all'Alastor Napoli. E non sono l'unico a pensarla così. Comunque, l'acquisto dei Julia, inficia sul punteggio della sfida tra le due fiere e porta il Romics sul 2 a 0. Pur premettendo che non è colpa degli organizzatori se gli standisti non intendono vendere determinati prodotti a Napoli.

Il sottoscritto inizia a trovarsi una marea di belle pulzelle in giro per gli stand e adora, in modo particolare, un negozio di pc e la Coca Cola Zero. Ottimi veramente come formato e come sono presentati. Non ovviamente per le signorine no, ma quando mai. Le cosplay sono tante, quelle con molta carne fuori tantissime. E chi l'ha detto che le nerdesse sono brutte? Basta considerare solo la mia gentile pulzella e già il luogo comune è sfatato. Comunque percentuale di belle donne altissima, così come a Napoli, ho il lieve sospetto che se il nostro Premier capisce la bellezza delle fiere del fumetto, e la possibilità di trovare tizie giovani vestite da Lamù, Slave Leila, Catwoman, senza doverle pagare, è probabile che inizierà a produrre fiere ad Arcore. Già immagino il nome: Arcorcon 2011. Ospite d'onore: Forattini. Pubblico presente: Zero persone! (Gol, per le signorine discinte, ad entrambe le squadre: 3 a 1.)

L'anno scorso trovammo scomodo mangiare fuori dai padiglioni sul cemento, per questo il mio caro amico Vincenzo si è portato lo sgabello, quest'anno abbiamo trovato una grande novità. L'organizzazione ha affittato un terzo padiglione, ci ha piazzato dentro tutti gli stand dei games (senza azzeccarli ai fumettari, grandissima idea) e c'ha messo pure un botto di sedie e tavolini aggratis! Li si vuole bene ma tanto tanto. Al Comicon non esiste uno spazio del genere, purtroppo. E non credo esisterà mai. 4 a 1!

Punto a favore di Napoli: il prato immenso della Mostra. Così se a qualcuno gli piglia l'abbiocco, come è accaduto a me l'ultimo giorno ad Aprile, si può riposare tipo pic nic sull'erbetta. 4 a 2.

Gli stand erano più fumettari che altro. Poche cianfrusaglie rispetto al Comicon, meno pure i venditori di souvenir. Peccato che c'erano anche i venditori di Ramen instantaneo, pensavo almeno stavolta di non sentire quel puzzo nauseabondo entrare nelle mie narici. E più stand fumettari implicano più controllate di fumetti, più acquisti e più comparazione tra uno stand e l'altro. Il paradiso per per il sottoscritto. 5 a 2.

Il biglietto a 6.5 euri nei giorni feriali e a 7.5 per sabato e domenica è un po' altino, ma al Lucca comics è oscenamente il doppio. L'abbonamento quattro giorni corrisponde a 14 euri ed è ottimo! I cosplay, se intendono presentarsi sempre vestiti, spenderebbero alla fin fine 16 euri, se saltano un giorno l'abbonamento per loro non conviene. A Napoli c'è solo l'abbonamento a soli 10 euri. Ottimo ottimo, direi. Poveri i tizi che non posso andarci almeno due dì, però, che si sentono fregati. Comunque punto al Comicon che se lo merita. 5 a 3.

Punto indiscutibile al Romics per la location. Meglio tre padiglioni tutti insieme che due posti divisi come un castello e la Mostra a Napoli. Se si svolgesse tutto al Castello non troverei niente da ridire, sono sempre stato dell'avviso che la miglior location di fiere che abbia mai visto dopo Lucca è Castel Sant'Elmo a Napoli. Però, purtroppo, è un luogo ristretto che non riesce a supportare la enorme mole di individui che ormai queste manifestazioni attirano. Quindi viva il Castello ma punto a Romics. 6 a 3.

Gli autori presenti a Roma sono sempre ottimi, così come a Napoli che, però, ha dalla sua la bellezza delle mostre. L'unica pecca di Roma sono i treni che mi impediscono di assistere a più incontri con gli autori nella stessa giornata, un giorno ci andrò in auto e chi s'è visto s'è visto. Punto a Napoli. 6 a 4.

E possiamo considerare chiusa la battaglia con la vittoria di Romics sul Napoli Comicon. Non ho inserito il Cavacon perchè sarebbe stato brutto mettere uno zero perpetuo nella triplice sfida. Indi se volete inserirlo voi sappiate che è giunto sul podio ma con un bel rotondo numerino come risultato. Il Lucca Comics che amo e bramo non è incluso, anch'esso, nella mirabolante sfida perchè non ci andrò nemmeno quest'anno, purtroppo. L'acqua è poca e la papera non galleggia, direbbe un antico romano.

Gli acquisti che ho effettuato in questa fiera sono stati abbastanza e sono:
-) Nirvana 0 e DeadPool 2(visto che la Panini sono due mesi che non lo rimanda in fumetteria)
-) Il Libro di Ezekiel, ultima parte di Strajinski -Romita Jr. su Spiderman.
-) Cinque mirabolanti Julia per la mia signorina.
-) Ultimate Six. Che sono due anni che lo cercavo con i numeri degli Ultimates, ieri mi sono rotto avendolo trovato a metà prezzo e l'ho comprato.
-) Agent Orange, Insonne 3 e Speciale 2011 Insonne all'Arcadia Edizioni.
-) Altai & Johnson. Di Sclavi e Cavazzano. Due miti insieme, e il sottoscritto è colmo di gioia.

-) Il 900 visto da Topolino. Volume che volevo prendere anni e anni fa e l'ho fatto ieri.

E, volendo, avrei preso molte alte cose. Per il futuro si punta a grandi capolavori del passato, tra cui alcuni volumi di Bonvi & Cavazzano che ho visto e che ho desistito dal comprare.

Le cose che non mi sono piaciute sono state, purtroppo, lo stand Bonelli in bianco e molto triste e l'impossibilità di trovare dei Mister No con un'avventura completa. Ho notato che il signor Nolitta apprezzava molto il "continua...". Troppi numeri singoli senza conclusione, alla fine ho desistito e mi son ripromesso di cercarli in qualche bancarella. E, soprattutto, è troppo poco una singola giornata in fiera. Per l'anno prossimo, se tutto va bene e non posso andare a Lucca, cercherò ospitalità o dai miei parenti o in un ostello o quant'altro. Così da poter almeno fare un due giorni che mi farebbe molto felice. E dopo le cose tristi si passa ai bei sorrisoni felici infatti ecco per voi:

Le 10 cose che ho amato di questa fiera.

10) La poca gente, relativamente ad una giornata media del Comicon.
9) Le cosplay e le semplici visitatrici poco vestite.
8) Uno stand di "tutto a metà prezzo".
7) Lo stand della Coca Cola Zero.
6) Super Mario scattatore di foto.
5) Altai e Johnson a 12 euri!
4) Lamù. Apprezzata decisamente anche dalla mia signorina.
3) La mia signorina che si fa le foto felice.
2) La mia signorina che mi sorride orgogliosa.
1) La mia signorina che mi accompagna sempre disponibile.

Perchè, PeppeLaGnocca docet, alle fiere per andarci con la tua ragazza devi avere una "Carmen", che non si lamenta mai, che ti sta sempre appresso e che è felice di andarci con te e per te. La donna che ogni nerd vorrebbe avere, aggiungo io. Grazie signorina.

Prossima fiera: Napoli Comicon. A pensarci mi vien da piangere. Sette mesi devo aspettare. Sette mesi! Che ingiustizia!

Ps: Successivamente farò un post di sole foto. Sia mie, sia delle gnocche del Romics. Così aggiungo un po' di malati al blog.

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