lunedì 12 settembre 2011

Cambierà

E' difficile scrivere un post divertente, quello che si poteva avere in mente da un giorno, quando non c'è niente per cui essere divertito in questa mattinata. Fa caldo. Ma non importa. Sarebbe un giorno orrendo anche se facesse freddo o se piovesse anche se, e questo è solo un pensiero mio, forse un po' di pioggia servirebbe. L'acqua riscrive la vita, la realtà. L'acqua è un immensa gomma che cancella le parole e le vicissitudini che costellano l'asfalto. Ci vorrebbe proprio un po' di pioggia.

Ma non è di questo che voglio parlare anzi, io non vorrei parlare affatto. Vorrei solo dimenticare o forse far finta che tutto ciò non esistesse ma è difficile. Son otto mesi atipici e dolorosi quelli che sono passati. E se ne prospettano altri tre, oltre a questo, dello stesso tenore. Non che cose belle non siano avvenute, sia chiaro. Ho un lavoro che mi piace, dei colleghi stupendi, due capi che non sono il tipo di "capo" che si può vedere in giro. E la possibilità, meravigliosa, di insultare un tizio alto quasi quanto me e capellone molto più di me, che mi ispira così tanta simpatia da non poter stare un giorno senza trattarlo male. Ho una donna che è ancora sempre di più al mio fianco. E continua a seguirmi in fiere decenti e orrende, e continua a sostenermi. E continua ad amarmi, soprattutto. Ho un nuovo batuffolo peloso che non è mio ma della pulzella di prima ma ovviamente lo vado a trovare ogni giorno. Ed è meraviglioso anche solo guardarlo giocare con un peluche. Ho potuto, seppur per un minimo, avere una specie di indipendenza ed è bellissimo. Troppo troppo bello. Non vedo l'ora di averla completamente. Credo che sarei una persona eternamente felice. E continuo a drogarmi. Drogarmi di telefilm, sia chiaro, su di un letto, abbracciato ad una donna meravigliosa. In quell'ora, massimo due, di visione initerrotta capisco il significato del termine "insieme". Quella cosa che molti non apprezzano pur avendo e quella cosa a cui molti ambiscono e che purtroppo non raggiungono. "Insieme" è fare tutto ciò che piace in due. Ed essere felici di farlo in due. Vedere telefilm con lei significa lasciarli ammonticchiare in un angolino ed aspettare che lei abbia tempo libero per la visione. E non mi pesa. Potrei vedermi tutte le puntate della terza stagione di Fringe in tre giorni ma non lo faccio. Aspetto lei. Ed è una cosa bellissima. Lei mi segue alle partite settimanali e sta lì, a segnare i gol e tenere il conto, senza volere niente in cambio. Lei mi accompagna dappertutto, anche alla posta. Io la accompagno dappertutto, anche dal medico. Questo è "insieme", per me. Fare ciò che ci piace e anche qualcosa che si deve fare per forza e può non piacere, sempre insieme. Perchè stando insieme riusciamo a sconfiggere tutto, anche il dolore e quell'ansia maledetta che stamattina è tornata. E ce ne vorrà di tempo per toglierla, ancora una volta.

Che sinceramente non si è mai tolta. Son due, forse tre, anni che ce l'ho e ricompare, sfacciata, dietro l'angolo. Mi aspetta. Attende che io mi rilassi, che dimentichi il fatto che stia lì, e poi fa capolino, a distanza di tre mesi sto notando, per farmi male. E me ne fa di male, me ne fa tanto. Ma cerco di non farlo notare per tanti motivi. Sia per il lavoro, dove debbo essere sempre cortese e cordiale con i clienti(anche dopo che una cara collega mi calpesta il ditone involontariamente e io vorrei urlare tutte le vocali con voce da soprano), sia con gli amici, che ce ne sono alcuni che stanno peggio e non li vorrei tormentare con le mie cosucce, che poi tanto cosucce non sono. E alla fin fine si giunge sempre al solito punto: lei. Lei condivide le mie paure. Lei condivide la mia ansia. Lei soffre forse più di me quando sto male. E ditemi: come faccio io a non amarla con tutto me stesso? Come? Ogni volta che penso a qualcosa, ogni volta che scrivo qualcosa, ogni volta che apro il mio cuore e la mia anima arrivo a lei.

Lei.

Solo lei mi può salvare. Lo so bene. E lo farà. Perchè ad ogni anno orrendo ci tocca un anno migliore. Non dico meraviglioso ma migliore. Perchè peggio di così non potrebbe andare, si dice sempre, e forse è vero. Un anno migliore sta per arrivare. Dopottutto è l'anno della fine del mondo no? Cosa può esserci di peggio di un mondo che finisce?

Un programma di Giletti. Lo so. Sarà per questo che i Maya hanno auspicato la morte di questo pianeta. Come li capisco.

Se tutto mi porta a te un motivo c'è.
E quel motivo è che sei tutto.
Tutto quello che voglio.
Tutto ciò che io sogno.
Il futuro di cui ho bisogno.

Baciami. 

Niente ha più senso adesso.
Solo le mie labbra sulle tue,
solo il tuo profumo addosso.

Amami.

E niente cambierà stanne certa.
Mai ti dimenticherò,
mai ti tradirò,
mai ti ferirò.

Stringimi.

E da due diverremo uno,
indivisibili e innamorati
come mai nessuno.

2 commenti:

Carmensì ha detto...

*_* Ma che bella poesia e che belle parole. Davanti ai sentimenti che riesci a mettere in ciò che scrivi mi sento piccolissima e piango. Vorrei fare sempre di più per te, non farti mai sentire triste. Essere la tua metà dell'insieme è bellissimo, l'amore che mi doni ogni giorno è immenso e così perfetto da togliere il fiato. Ci sono qui io ad aiutarti e anche se so che in questa storia non posso fare tanto ci sono per qualsiasi cosa con tutto il mio amore.

Anonimo ha detto...

Da parte della tua cara collega che ti pesta il ditone: la poesia è molto bella... Carmen è veramente una persona dolcissima e buonissima.. Detto ciò, non so tu cosa abbia che ti fa star così male e mi rendo conto che molto spesso parlarne con gli altri può essere difficile, soprattutto se pensi che possano avere più problemi di te.. Ma spesso anche sentire i problemi di un amico può servire a non pensare ai propri, e poi non è detto che tu debba tenerti tutto per te per sembrare sempre il solito ragazzo divertente e simpatico che sei...
Poi, se non ti serve sfogarti, puoi usare il Maestro come punchball, anche se immagino ti farai male più tu visto che è tutto ossa

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