lunedì 26 settembre 2011

Ciao...


Non immaginavo sicuramente che dovessi scrivere un post del genere, oggi, non volevo assolutamente scriverlo d'altronde ma succede. Il lunedì, nella nostra cultura, è visto come l'inizio settimana ed è, di per se, un giorno difficile. Oggi è brutto, se non orrendo. Se ne andato colui che ha permesso a tante persone, a tantissimi bambini, perchè lo eravamo tutti non possiamo negarlo, di sognare e di passare ore su un letto, un divano, una sedia o in spiaggia mentre il vento spazza via la calura, a leggere e a vivere altrove. Sergio ha portato il fumetto nelle case degli italiani, ci è riuscito con una forza smisurata grazie anche a suo padre, che ci ha abbandonato anch'esso anni fa. Sergio, ora, se ne è andato lasciandoci soli. Perchè così ci sentiamo. Noi tutti, e per "tutti" intendo i lettori di fumetti italiani, oggi ci sentiamo soli. Pur essendo in tanti, pur essendo migliaia forse milioni. Siamo soli di fronte ad un dolore che pur sentiamo, anche se non eravamo a contatto con quel grand'uomo che è stato. Personalmente, ho visto Sergio in due occasioni. In una stavo anche per chiedergli un autografo e una foto, ma ho preferito non disturbarlo. Non perchè fossi certo di un suo rifiuto anzi, era lì a elargire sorrisi e acconsentiva a tutte le richieste possibili, ma perchè mi sentivo al cospetto di una leggenda che non potevo avvicinare. Succede, quando si è fan. E, allora, ho preferito rimandare mentalmente quella foto, quell'autografo, alla volta successiva, sicuro che ci sarebbe stata. Inutile dire che ora mi pento di non aver avuto quel briciolo di coraggio in più. Inutile dire che vorrei tornare indietro e stringergli la mano, quel che è stato è stato.
Credo di aver sempre pensato che fosse immortale, come i suoi personaggi. Che la vita gli scorresse nelle vene per sempre per la sua capacità di aver donato, al suo pubblico, la fantasia. Che è uno dei migliori regali che si potrebbe mai fare.

Un popolo intero di appassionati piange il proprio "papà". Un gruppo di innumerevoli personaggi di fantasia piange l'uomo che li ha inventati, o li ha soltanto(e non è poco) accettati e pubblicati.

Non è un "coccodrillo", è solo un omaggio ad un uomo che ci ha dato tanto. Venerdì c'è il Romics, non so perchè ma comprerò un paio di Mister No targati Nolitta, magari va a finire che mi innamoro di un personaggio ancora una volta. E, penso ancora, che se scrivo con passione e con voglia di raggiungere qualche serio obbiettivo, il merito (o la colpa, chissà) è anche un po' tua.

Grazie Sergione. Grazie veramente. E scusami se ho usato il "tu".

Davide Paolino.

(L'immagine è di Makkox apparsa su ilpost.it)

1 commento:

S ha detto...

E' stato un grande, un gigante della letteratura disegnata, e lo sarà sempre. E' stato il gentiluomo del fumetto, arte che ha sempre amato senza mezzi termini. Gli dobbiamo tutti tanto, noi lettori di fumetto certo, ma anche noi italiani.

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