mercoledì 28 settembre 2011

Nuova stagione, nuovo cartellone!



E' Settembre, e come ogni Settembre, riaprono i grandi teatri pronti a sottoporci un abbonamento con tre zeri per vederci una decina di spettacoli e, tra questi, ce ne saranno sicuramente alcuni che voi non avete la minima intenzione di andare a vedere. Sinceramente, uno spettacolo di Sgarbi lo andreste a vedere? Aspettate, riformulo meglio la domanda, lo andreste a vedere senza lanciare pomodori? O altri tipi di ortaggi? Anzi, facciamo senza lanciare assolutamente niente! Ecco. Lo sapevo. Per fare qualche altro esempio negativo potrei aggiungerci il Bagaglino, voi lo andreste a vedere? No. Infatti ha chiuso. Finalmente, aggiungerei. La gente si è stancata della comicità vecchio stile, vuole cose nuove. Vuole ridere con programmi come "Porta a porta", quelli sì che fanno sbellicare.

Dicevo, comunque, che la stagione teatrale sta per iniziare ma, c'è un "ma", in questa nuova ondata di proposte in cartellone ci sono delle piecè teatrali che non vi hanno detto, che non hanno inserito, che non hanno trovato posto tra una De Sio e un De Filippo(si sa che il teatro non lo si può fare senza un "De" davanti al cognome). E io, che ho scartabellato ogni anfratto possibile ed inimmaginabile solo per voi, le ho trovate. Ho l'elenco e il riassunto di ben quattro spettacoli che, purtroppo, non vedrete quest'anno, ma conto di trovarne ancora. Perchè, purtroppo, la censura, in questo Paese, è ancora viva, libera, ricca e, almeno lei, in buona salute.


"Vengo anch'io" di D. Scilipoti

Autobiografico. Narra le avventure di un piccolo essere sbeffeggiato a destra e a sinistra. Il povero Scilì, così si chiama, cerca l'approvazione di ogni essere vivente sulla faccia della terra. E' un ragazzo a modo se non si pensa all'altezza esigua, all'incapacità di esprimersi in italiano corretto, alla difficoltà di rimanere coerente con le proprie decisioni e a quella simpatica abitudine di cambiare schieramento ogni giorno. Il caro Scilì, infatti fin da piccolo, alla domanda "a chi vuoi più bene: a mamma o papà?" cambiava risposta in base a ciò che poteva guadagnarci dai propri genitori. Se era presente la madre diceva "mamma" e lei gli regalava un giocattolo, se era presente il padre diceva "papa'" e lui gli regalava le figurine, se era presente il postino diceva "Franco" e lui gli regalava le mazzette che le nonne spedivano ai nipoti lontani via posta. Era così, Scilì, e crescendo, e cambiando spesso opinione, è arrivato ad una carica di prestigio nel Parlamento italiano. Tralasciando il finale drammatico, il momento clou si ha quando inizia a parlare di se in terza persona ad ogni intervista. La domanda che gli pongono tutti è "Scilì, che cazzo hai fatto"? La sua risposta è ancora oggi sconosciuta.

"Successo! What else?" di E.Canalis

Drammatico. Narra le avventure di una giovane soubrette italiana che, per non venire fagocitata nel lussuoso ma tragico mondo dello spettacolo, si trova una marea di fidanzati famosi che le permettono di raggiungere l'America. I fidanzati, in ordine di come le andava, sono calciatori, motociclisti, modelli e attori. Con l'ultimo, un tizio che passa gran parte del suo tempo ha fare spot in Italia, e non si sa perchè, capisce che forse il modo ideale per sfuggire alla mondanità italiana sia scappare oltreoceano. E infatti dopo un paio di anni si lasciano e lei trova lavoro in Ammerica. Che geniaccia.
E' considerato "drammatico" solo per i maschietti, perchè non potranno mai farci niente. Se non hanno un reddito superiore al milioncino di euro annuale. Netti, ovviamente.

"Per caso" - G.Giuliano

Comico-sentimentale. Un giorno di pioggia, Andrea e Giuliano incontrano Licia per caso(da qui il titolo dell'opera). Licia, in realtà, è una passeggiatrice professionista che incontra abitualmente omini, e strani gatti pensanti in italiano, sulla sua strada(il gatto è l'autore dell'opera). Il fatto che Andrea sia, alla fin fine, un bambino ferma Licia dal chiedergli denaro per le proprie prestazioni e gli da solo un semplice bacio, gratis e non scaricabile dalle tasse. Andrea, felice, le fa conoscere Mirko, il suo fratellone, che un giorno per scommessa fu costretto a farsi i capelli color Roma. Licia si innamora subito di Mirko e gli attua lo sconto Clienti fedeli. Mirko si innamora subito di Licia ma, avendo una band con alcuni amici storici, chiede se è possibile un'ulteriore sconto comitiva, di tanto in tanto. All'amore non si può dire di no e Licia accetta. Se pensate di aver già sentito questa storia è vero, ma è la versione edulcorata, perchè in Italia censurano tutto, tranne la De Filippi. La vera sigla infatti recitava così:


Un giorno di pioggia Andrea e Giuliano
incontrano licia per caso
poi Mirko le chiede "quanto?"

le risponde "cinquanta" e così
il dolce sorriso di Licia
ci costa un po' tanto per noi
Kiss me kiss me Licia
non è il loro cuore
che palpita d'amore
d'amore sì per te.
Kiss me kiss me Licia
sono affezionati
e tanto ingrifati
e pensan sempre a te.
"Il principe cerca moglie" - A.A.V.V. (di Ghedini, Alfano, Larussa, Fede, Mora)

Comico-sentimentale. Come il famoso film di Eddy Murphy degli anni ottanta, questa storia è ambientata ai giorni nostri. Protagonista un simpatico uomo, di bassa statura, con pochi capelli, e anche un po' rimbambito ma enormemente affascinante, così affascinante che voi che vi considerate affascinanti non siete niente al suo confronto. Così affascinante che se mettete un tizio, che ne so, che molti considerano affascinante tipo George Clooney, lo fate ringiovanire un po', ci mettete una mazza(chiedo scusa per la parola) di Didier Drogba o di Clarence Seedorf, e lo sguardo di Johnny Deep, non riuscite a renderlo più affascinante del protagonista dell'opera. Il tizio, tale Silvietto Settebellezze, cerca, tra una pausa e l'altra da lavoro, di trovare una donna che lo soddisfi pienamente e con cui, nella giovine età di settantacinque anni, farci una famiglia. La scelta sarà difficile ed ardua e, il povero Silvio, sarà costretto, con tanta tristezza e rassegnazione, a provarci con un migliaio di ragazzine discinte che partono dai 17 anni di età e finiscono, massimo, ai quaranta. Perchè lui non bada all'età! La storia ha un lieto fine, perchè trova finalmente una moglie, anche se rimane intristito perchè aveva trovato un botto di candidate valide, ma, grazie al proprio brillante avvocato, trova una soluzione: diventare musulmano e quindi poligamo. Un finale che dir commovente è dir poco.

Di tutte e quattro, sinceramente, vorrei tanto vedere l'ultima. Mi ispira non poco, sa di vita vera.

1 commento:

Carmensì ha detto...

ahahha bello il finale dell'ultima e strabella la canzone del terzo ahahahahh:P

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